giovedì 12 aprile 2012

La Commissione Europea si è espressa chiaramente: non esiste uno standard europeo per i cosmetici biologici !


Finalmente un po’ di chiarezza nell’intricata jungla delle certificazioni dei cosmetici naturali e biologici, che creano grande confusione tra i consumatori.
La Commissione Europea ha espresso con decisione (attraverso un comunicato ufficiale scaricabile qui) che ad oggi non esistono criteri comuni e condivisi che definiscano un prodotto cosmetico “naturale” o “biologico”.
Fin qui niente di nuovo, perché gli addetti ai lavori sanno benissimo che non esiste una normativa internazionale di riferimento. Ma la cosa più importante che emerge dal comunicato è questa: gli enti certificatori privati che pubblicizzano i loro disciplinari come “standard europei” commettono una grave irregolarità e ingannano il consumatore.
Gli utilizzatori di cosmetici ecobio, quindi, devono diffidare di quelle aziende che vantano fantomatiche “certificazioni europee”. Attualmente la situazione reale è questa: le certificazioni cosmetiche bio sono in mano ad una serie di enti, associazioni, organizzazioni private, ognuna delle quali ha ideato un suo disciplinare per poter assegnare ad un prodotto o ad una linea il loro marchio “naturale” oppure “bio”. Una realtà molto frammentata e confusa! E’ sufficiente approfondire un po’ questi disciplinari per capire che le differenze tra una certificazione e l’altra sono enormi. Ognuno si fa le sue regole e cerca di farle rispettare.

C’è un gran bisogno di armonizzare gli standard, anche per evitare che il consumatore si perda tra centinaia e centinaia di bollini e simboli eco-bio-natural-eccetera stampati su flaconi e vasetti, di cui spesso si ignora il vero significato.
Alcuni enti certificatori si sono uniti, cercando di uniformare il più possibile i loro standard e creare degli standard condivisi (ad esempio Cosmos e Natrue). Ma attenzione: nessuno di essi può essere definito come uno “standard europeo”, perché sarebbe fuorviante e ingannevole per il consumatore.

Arriveremo prima o poi ad uniformare il mondo delle certificazioni cosmetiche naturali? Sicuramente sì, ma dovrà passare ancora molto tempo prima di avere una normativa internazionale condivisa. Per il momento la ISO (International Organization for Standardization) e la Direzione Generale Salute e Consumatori (DG-SANCO) della Commissione Europea ci stanno lavorando.
E nel frattempo? Il consumatore più attento non potrà fare altro che informarsi direttamentre dai singoli produttori e chiedere maggiori dettagli sul contenuto di un cosmetico, su come viene prodotto e come viene confezionato.

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