mercoledì 16 maggio 2012

Cosmetici e celiachia

L'Associazione Italiana Celiachia (AIC) dichiara che parlare di "cosmetici per celiaci" non ha alcun fondamento scientifico. E rassicura che l'uso di detergenti e cosmetici (inclusi rossetti, burro cacao che vengono a contatto con le mucose della bocca) non rappresenta alcun pericolo.

Ecco la dichiarazione ufficiale, dal sito www.celiachia.it

"Ultimamente ci stanno pervenendo molte segnalazioni circa la promozione impropria di cosmetici o detergenti per la persona dichiarati come “idonei ai celiaci”, “per celiaci” o “senza glutine”. Alcune aziende, addirittura, si sono spinte a richiederci la concessione d'uso del logo "spiga barrata".

Sottolineiamo che tutti i detergenti (inclusi i dentifrici e i colluttori), i cosmetici (inclusi rossetto e burro di cacao) e i prodotti per uso esterno non comportano rischi per il celiaco e possono essere utilizzati in tranquillità.

La celiachia è infatti un'intolleranza alimentare che ha come organo bersaglio l'intestino tenue e la presenza di glutine in cosmetici, detergenti, o altri prodotti che possano venire a contatto con la pelle o le mucose, come anche quelle della bocca, non comporta alcun rischio per i celiaci.
Analogamente ai farmaci, la quantità di dentifricio o rossetto che può essere accidentalmente ingerita nell’uso quotidiano, anche qualora questi prodotti contenessero glutine per contaminazione accidentale o come eccipiente di particolari principi attivi, non può comportare comunque un’assunzione significativa di glutine.
Il Comitato Scientifico della nostra Associazione ha già espresso in passato parere negativo sull’utilizzo di diciture o simboli relativi all’assenza di glutine su tali prodotti, che non presentano alcuna pericolosità per i soggetti affetti da celiachia. Al fine di escludere qualsiasi rischio per l’utilizzo di prodotti cosmetici con glutine da parte di soggetti affetti da dermatite erpetiforme (patologia connessa alla celiachia), è stato chiesto parere al Prof. Timo Reunala, tra i massimi esperti internazionali di dermatite erpetiforme (DH). In data 23 Ottobre 2002 il prof. Reunala ha espresso parere che esclude qualsiasi rischio per i pazienti che venissero a contatto con glutine attraverso l’epidermide.

Nella lista di sostanze regolamentate (cfr. Direttiva 2003/15/CE del 27 febbraio 2003 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai prodotti cosmetici), tra cui alcuni allergeni, che devono essere inserite obbligatoriamente nell'elenco degli ingredienti dei cosmetici (es. citral , linalool, ecc.), il glutine non è infatti menzionato tra quegli allergeni da indicare in etichetta.

Tutti i prodotti di questo tipo possono essere utilizzati dal celiaco e promuovere un prodotto cosmetico o detergente come adatto ai celiaci perché senza glutine è quindi non solo inutile, ma fonte di allarmismo e confusione nei celiaci.

Mentre la scritta “senza glutine” di fatto non sembra essere vietata per i cosmetici, riportare scritte del tipo “adatto ai celiaci” o “per celiaci” su cosmetici o detergenti si profila a tutti gli effetti come pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19 e ss. del Codice del Consumo, in quanto il prodotto vanterebbe proprietà che tutti i prodotti analoghi possiedono.

AIC è fermamente contraria all'uso di indicazioni inerenti l'idoneità al celiaco o l'assenza di glutine relative a prodotti non alimentari come cosmetici, detergenti o simili e non intende ovviamente concedere l'uso del logo di propria proprietà Spiga Barrata per questo tipo di prodotti, per cui perseguirà eventuali abusi.

Stiamo procedendo a contattare le aziende che ci vengono segnalate per utilizzo improprio delle diciture sopra menzionate e chiediamo a tutti i nostri soci di segnalarci eventuali casi analoghi a quelli sin qui descritti in modo da poter procedere in questa opera di sensibilizzazione delle industrie del settore."

Fonte: AIC

www.celiachia.it

Nessun commento:

Posta un commento